Mila trovò Radulf intento a pescare con la coda a mollo nel lago Lattechiaro, seduto, parallelo alla sponda, nel punto in cui l’acqua è più profonda. Il sole autunnale già tramontava all’orizzonte, perciò aveva acceso una piccola lanterna.
«Abboccano?» si informò Mila, sedutasi al suo fianco.
«Vedremo. Per ora mi fanno il solletico con dei morsetti, mentre mangiano la pastura con cui ho cosparso la mia coda.»
«Con cosa è fatta la pastura?»
«Farina, uova, olio e un po’ di formaggio.»
«Niente male! Pastura mi ricorda tanto la parola pasto.»
«Hai ragione, infatti hanno lo stesso etimo.»
«CHE COS’È UN ETIMO?»
«È la forma più antica a cui si possa risalire ripercorrendo all’indietro la storia di una parola. Ci aiuta a capire meglio il suo significato.»
«Esiste anche l’etimo della parola drago?»
«Certo! Drago deriva dalla parola in sanscrito derk che significa “vedere”.»
«Sanscrito?»
«Una lingua antichissima che si parla in India fin dal X sec. a.C. Da quella parola è derivato il verbo in antico greco dérkomai, che significa “guardare”, e anche dràkon, che significa “rettile“. Credevano infatti che i serpenti potessero paralizzare con lo sguardo.»
«Io se ne vedo uno mi paralizzo… dalla paura» mormorò Mila rabbrividendo.
«In latino la parola si è trasformata in Draco e in italiano è diventata Drago.»
«È come una caccia al tesoro tra le parole!»
«Questo è il bello dell’etimologia! Chi la studia si chiama etimologista: un esploratore di parole.»
«Ho deciso: da grande farò l’etimologhista!»
«E-ti-mo-lo-gi-sta. Tu puoi diventare tutto quello che desideri. Devi solo credere nei tuoi sogni e impegnarti per realizzarli.»
«Io so cosa significa anche il mio nome. Me lo ha spiegato la mamma. Mil nelle lingue slave, quelle parlate nell’Europa orientale, significa “grazia”, “delicatezza” o “bontà d’animo“.»
«Mila è un nome bellissimo: ti si addice proprio.»
«Grazie! E Radulf?»
«Radulf significa “consigliere dei lupi” in norreno. L’antica lingua parlata in Scandinavia. Mio padre si chiama Fenrir. È un drago dei ghiacci norvegese»
«Qual è la sua nomenclatura binomia?»
«Brava, ti sei ricordata! Il suo nome scientifico è Draco Occidentalis Maritimus» spiegò Radulf. «Ops!» esclamò, mentre sfilava la coda dall’acqua.
«Che succede?»
«Mi sono dimenticato… i pesci. Han mangiato tutta la pastura e se ne sono andati.»
«Non ti preoccupare» disse Mila. «Ti regalo la mia tavoletta di cioccolato.»